

140,00€
Punti d’inoculo con tossina botulinica
Tavole Staccabili
QR con video extra
OEO Firenze©2018
XVII tavole anatomiche a colori, con evidenziati i punti d’inoculo di tossina botulinica per iniezioni intradermiche, sottodermiche, intramuscolari.
Le tavole sono state realizzate con la supervisione scientifica del Dott. Salvatore Piero Fundarò.
TABLE I – Muscolo Frontale
TABLE II – Muscolo corrugatore del sopracciglio e procero
TABLE III – Muscolo orbicolare dell’occhio
TABLE IV – Muscoli del terzo superiore del volto
TABLE V – Muscolo nasale pars trasversalis ed elevatore del labbro superiore e dell’ala del naso e del procero
TABLE VI – Muscolo elevatore del labbro superiore dell’ala del naso ed elevatore del labbro superiore
TABLE VII – Muscolo depressore del setto e muscolo elevatore del labbro superiore e dell’ala del naso
TABLE VIII – Muscolo depressore dell’angolo della bocca
TABLE IX – Muscolo Mentale
TABLE X – Muscolo orbicolare della bocca
TABLE XI – Muscolo platisma
TABLE XII – Muscolo platisma
TABLE XIII – Muscolo platisma
TABLE XIV – Muscolo massetere
TABLE XV – Muscoli terzo inferiore del volto
TABLE XVI – Tecnica BontLift. Trattamento completo del volto: Fase I
TABLE XVII – Tecnica BontLift. Trattamento completo del volto: Fase II
Dimensioni | 41 × 29 cm |
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Lo scopo di questa breve pubblicazione è di fornire un vademecum rapidamente consultabile inerente le principali tecniche d’iniezione della tossina botulinica nei principali distretti anatomici del volto. Proprio per la sua estrema sinteticità non ha alcuna pretesa di trattare in modo esaustivo l’ampio e complesso argomento dell’utilizzo estetico della tossina botulinica. Per un approfondimento suggeriamo di avvalersi di altri testi più completi.
Con le tavole e le brevi annotazioni che troverete in questo testo si potrà verificare con estrema rapidità i principali punti d’iniezione cutanei oltre che il riferimento anatomico muscolare collocato su un piano più profondo. La possibilità di correlare il riferimento cutaneo e il punto d’inoculo muscolare consente di visualizzare rapidamente quale zona del muscolo è trattata e di comprendere, pertanto, le implicazioni funzionali di ogni singolo inoculo.
E’ sempre importante infatti ricordare che il bersaglio finale della tossina botulinica sono le placche motorie terminali dei muscoli mimici del volto che vengono inibite a seguito del blocco della liberazione di acetilcolina nello spazio postsinaptico. Ciò determina l’eliminazione parziale o totale della contrazione delle fibre dei muscoli faciali. Basandosi su questi presupposti è evidente che la determinazione dei riferimenti cutanei è imprescindibile da un adeguata conoscenza dell’anatomia topografica e funzionale dei muscoli mimici.
Il trattamento dei diversi muscoli del volto prevede l’inoculo a livello di diversi piani anatomici a seconda della sede, del rapporto con il derma sovrastante ed del entità dell’effetto che si vuole raggiungere. Per dare indicazione sulla profondità d’inoculo (dermica, sottodermica, intramuscolare) si utilizzano diversi colori al fine di consentire con una rapida comprensione di questo aspetto che risulta essenziale per una corretta somministrazione della tossina botulinica.
I dosaggi indicati per singolo inoculo o per il trattamento dell’intero muscolo mimico indicano un intervallo di unità variabile in base alle caratteristiche anatomiche e mimiche di ciascun paziente. Sarà pertanto necessario sempre eseguire un’attenta valutazione del paziente per determinare quale dosaggio è il più idoneo per le finalità estetiche che ci proponiamo.
Nella parte finale si troveranno due tavole dedicate alla tecnica BontLift che consiste nel trattamento globale del volto con combinazione della tecnica standard con la tecnica di microbotulino (definito anche mesobotulino o botulino intradermico). Questa nuova metodica richiede una spiegazione più dettagliata poiché più articolata delle singole tecniche standard.
Essa prevede due fasi da eseguirsi nella stessa sessione.
La fase 1 consiste nel trattamento dei muscoli corrugatori del sopracciglio, del procero e dei muscoli orbicolari dell’occhio con tecnica standard a dosaggi e profondità d’inoculo descritti nella tabella. In questa fase la diluizione utilizzata è di 1,25 ml per 50U Ona/Inco o 125U Abo.
La fase II prevede invece l’utilizzo della tecnica d’inoculo intradermica, definita anche microbotulino, utilizzando una diluizione doppia rispetto quella usata in fase I. La soluzione diluente è costituita da 1 ml di soluzione fisiologica + 0,25 ml di lidocaina 1% + adrenalina 1:100.000. La modalità d’esecuzione dell’inoculo è un aspetto fondamentale della metodica. La profondità deve essere intradermica a livello del derma medio o profondo e non si deve iniettare più di 0,5 unità per punto. Utilizzando quindi una doppia diluizione e la tecnica d’inoculo intradermica si tratteranno la zona della glabella, la perioculare esterna e della fronte come descritto nella tabella in cui si troveranno anche i dosaggi utilizzabili in ogni area. Il trattamento del terzo superiore del volto con questa doppia modalità determina una blocco totale o parziale della contrazione dei muscoli del terzo superiore particolarmente efficace, garantendo un effetto naturale e raggiungendo un buon equilibrio dei gruppi muscolari depressori ed elevatori del sopracciglio. Si ottiene anche un miglioramento della qualità della cute grazie alla capacità biostimolante della tossina botulinica e grazie alla riduzione della secrezione sebacea che risulta particolarmente evidente nelle pazienti con cute sebacea.
Si passerà poi al trattamento del terzo inferiore del volto e del collo utilizzando sempre la tecnica del microbotulino intradermico a doppia diluizione entro l’area descritta nella tabella. Il dosaggio utilizzato per l’intera area è di 25U Ona/Inco o 62,5U Abo per lato. Il trattamento di questa zona del volto e del collo ha la finalità di ridurre l’azione del muscolo platisma di trazione verso il basso sui tessuti molli del terzo inferiore del volto e della linea mandibolare.
Inoltre il trattamento con tecnica microbotulino è in grado di determinare un certo grado di contrazione cutanea della cute del collo sempre a seguito della riduzione della secrezione sebacea e della capacità biostimolante.
Ciò provoca un’azione liftante del collo e del terzo inferiore del volto.
La tecnica BontLift per il trattamento globale del volto prevede pertanto un utilizzo totale di 100U Ona/Inco e 250U Abo distribuiti per metà nel terzo superiore del volto e per l’altra metà nel terzo inferiore del volto e collo.